La Coffea Arabica è un arbusto della famiglia delle Rubiacee, originaria dell’ Etiopia, dove cresce spontaneamente.
Dal Corno d’Africa la coltivazione dell’Arabica si è poi diffusa a livello globale in tutta la fascia compresa tra il Tropico del Cancro e quello del Capricorno, vero regno del caffè.
Gli arbusti di arabica prediligono un’altitudine compresa tra i 700 ed i 2400 metri e ad una temperatura di 18-22 gradi e sono soggetti a malattie e attacchi di parassiti, mal sopportando siccità, piogge continue, gelate e forte vento.
Curiosamente a livello genetico il caffè Arabica ha il doppio dei cromosomi rispetto alla specie Canephora o Robusta, ovvero 44 contro 22.
Il caffè Arabica è però meno ricco di caffeina, con un tenore che va dal 0,8 al 1,5%, mentre il caffè Robusta ha una caffeina tra 1,7% e il 3,5% a seconda della varietà.
Anche i chicchi sono diversi tra le due specie: quelli di Arabica sono più allungati ed ovali, mentre quelli di robusta sono più tondeggianti.
Nel 2022 l’Arabica ha rappresentato il 56,2% della produzione mondiale, e da esso si estrae una bevanda caratterizzata da una piacevole acidità, una buona dolcezza e un corpo medio.
Gli aromi del caffè Arabica vanno dal floreale al fruttato, passando per note più calde di cioccolato, cacao, caramello e liquirizia.