I caffè monorigine provengono da un ambito territoriale definito e si tratta sempre di caffè di un’unica specie, arabica o robusta, coltivati in una singola piantagione, come il Natural Cerrado Dulce dal Brasile, il Serrano Lavado da Cuba o l’Arabica AA Tanga dalla Tanzania.
I caffè monorigine hanno pertanto caratteristiche organolettiche tipiche ed omogenee, derivanti dalla specie e dal terroir, le quali fanno sì che il caffè sia distinguibile da qualsiasi altro.
Come avviene per il vino DOC, un caffè monorigine dunque ha gusti e sentori caratteristici e costanti, per cui ci si può orientare nella scelta attraverso la descrizione del caffè e seguendo i propri gusti alla ricerca delle note sensoriali preferite: ad. es. mandorla, cioccolato, liquirizia, ananas caramellato, vaniglia, agrumi, spezie, ecc.
Attenzione a non confondersi, perché non è detto che un caffè monorigine sia necessariamente arabica, in quanto può ben essere robusta (anche se è molto più raro), né che un caffè 100% arabica sia monorigine, potendo benissimo essere un blend o miscela, anche di ottima qualità.
Uno Specialty coffee invece è sempre per definizione un monorigine arabica, che ha raggiunto un punteggio di 80 su 100 in una valutazione da parte di enti certificati, in base a criteri oggettivi.